colonie feline

colonia felina

- GRUPPI DI GATTI O SOGGETTI SINGOLI VAGANTI - 

Le leggi principali in materia di randagismo felino sono le seguenti:

Legge 281/91
Legge Regionale 34/93
DPGR 4359/93

Le istituzioni, Comuni e ASL, devono assicurare ai cittadini il servizio di cattura e cura dei randagi trovati sul territorio. In particolare, le ASL sterilizzano e mettono a disposizione h 24 un veterinario di turno (LN 281/91 Il controllo della popolazione dei cani e dei gatti mediante la limitazione delle nascite viene effettuato presso i servizi veterinari delle unità sanitarie locali), mentre i comuni si occupano delle spese e dell'eventuale costruzione e conduzione di strutture atte a ricoverare gli animali. (LR 34/97 - Le spese per gli interventi di controllo della popolazione felina sono a carico dei Comuni, singoli o associati).

 

concetti chiave

Cosa sono ?

Le “colonie feline” sono aggregazioni composte da un numero variabile di gatti, strutturate e legate ad un territorio in cui questi trovano tutte le risorse necessarie per sopravvivere: cibo, acqua, rifugi, ecc. Le colonie feline e i gatti liberi sul territorio, pubblico e privato, sono protetti da leggi nazionali (L. 281/91), regionali (L.R. 34/93, DPGR 4359/93), dall’art. 727 del codice penale e tutelati dal Sindaco.

Chi le gestisce ?

Associazioni o liberi cittadini registrati come "referenti".  Questi assicurano cibo, acqua, riparo, cure primarie, aiuto nelle catture e sterilizzazioni, ordine dei luoghi per la tutela dell'igiene pubblica. Tutte le colonie devono essere censite e segnalate a Comune e ASL, che fa un primo sopralluogo.  Vuoi diventare referente ? Contattaci !

Si possono spostare ?

No. La colonia è stanziale (L.R. 34/93), protetta nel suo habitat, pubblico o privato. La permanenza dei gatti (sani e censiti) nei giardini pubblici, aree condominiali (cortili, garage o giardini), aree ospedaliere, ecc, è da considerarsi assolutamente legittima, alla stregua della presenza degli uccelli sugli alberi. E' vietato asportare o danneggiare ciotole, ripari, cucce, ecc. I trasgressori sono punibili ai sensi dell’art. 727 del codice penale.

 

Chi paga ?

Le spese per gli interventi di controllo della popolazione felina sono a carico dei Comuni, singoli o associati (L.R. 34/93).  I gatti che vivono in libertà sono sterilizzati dall’autorità sanitaria competente per territorio e riammessi nel loro gruppo (L.N.281/91). La Regione Piemonte, direttamente o attraverso gli Sportelli per gli Animali d’affezione delle ASL, contribuisce a sostenere le spese.

 

 

Come proteggerle ?

Registrando una colonia felina presso il Comune e L'ASL, gli animali saranno tutelati dal punto di vista sanitario e legale. Una colonia approvata dall'ASL e mantenuta sana non si può spostare/ostacolare. Gli articoli 544-bis e 544-ter del Codice penale proteggono i  gatti liberi, il maltrattamento comporta la reclusione da tre mesi a un anno o la multa da 3.000 a 15.000 euro. 

Per saperne di più

Il modulo per la richiesta di censimento di una colonia nel territorio dell'ASL TO 4 si trova QUI.  La colonia può essere segnalata con apposito cartello. Le colonie feline gestite tengono sotto controllo la presenza degli animali sul territorio, la loro salute ed anche le nascite, evitando così di incrementare la problematica del randagismo. Se avete domande non esitate a contattarci !

COLONIE FELINE IN CANAVESE

COSA FANNO LE ASSOCIAZIONI ?
Le leggi sul randagismo devo poter funzionare anche in assenza di associazioni di volontariato, ma spesso così non è. Le associazioni intervengono in casi in cui non è possibile aspettare: animali gravemente feriti, colonie feline con gatte incinte, che duplicherebbero il numero di soggetti se non sterilizzate celermente, cura di malattie all'interno delle colonie prima che si diffondano, ecc...
La legge però va rispettata e applicata, dunque si chiede ai cittadini segnalanti di:
- portare una lettera di richiesta intervento al Comune di riferimento con richiesta di risposta entro 30 giorni, farla protocollare, farne una copia o tenere i dati di riferimento (numero di protocollo, ecc). Solo in questo modo diventa un documento ufficiale (altrimenti inviare tramite PEC).
- il Comune a sua volta può appoggiarsi ad un'associazione per gestire al meglio il randagismo, con convenzione puntuale o reiterata
- se il Comune rifiuta, prima scrive l'associazione tramite PEC, chiedendo nuovamente risposta entro 30 giorni, dopo i quali si può fare un esposto in procura per omissione di atti d'ufficio.

EporediAnimali ODV è convenzionata con i seguenti Comuni:
Caravino
Chiaverano
Ivrea
(Lessolo)
Salerano
Scarmagno
(Tavagnasco)