Colonia felina di Piazza Fillak – Ivrea

Scriviamo questo articolo in seguito alle numerose segnalazioni ricevute dai cittadini abitanti la zona di Piazza Fillak riguardo alle condizioni sanitarie e riproduttive dei gatti della colonia felina sita all’ex Cena e dintorni. I gatti non sono sterilizzati e molti sono in condizioni di salute precarie (vedasi foto).
Riportiamo in calce alcuni passaggi delle principali leggi che regolano gli animali in libertà sul territorio, ricordando che le colonie feline non possono essere spostate, nemmeno se situate in terreno privato.
L’associazione EporediAnimali Onlus si è resa disponibile ad un incontro con il nuovo sindaco per affrontare la situazione e gettare le basi di una futura collaborazione e gestione del randagismo felino sul territorio eporediese. Nel caso specifico, è necessario un intervento comunale poiché solo il comune è in possesso delle facoltà di azione, sia su chi gestisce la colonia, sia nel richiedere un intervento dell’ASL TO 4 o eventuale veterinario libero professionista, in quanto il sindaco è individuato dalla legge quale responsabile sanitario. L’associazione EA non riceve fondi comunali, ma opera solamente grazie a donazioni private, pertanto non è in condizione di affrontare la spesa che comporta la sterilizzazione di un’intera colonia felina. Si rivela pertanto di fondamentale importanza la partecipazione cittadina nel segnalare correttamente la situazione della colonia, in modo che le informazioni vengano riunite e arrivino ai giusti destinatari, al fine di affrontare in modo efficace la il problema in corso.
I cittadini che vogliano segnalare la presenza di animali vaganti, o arrecanti danni, o in gravi condizioni sanitarie devono comunicarlo all’ufficio del sindaco mettendo in copia l’associazione EporediAnimali e l’ASL:
sindaco@comune.ivrea.to.it , eporedianimalionlus@gmail.com, vetc.ivre@aslto4.piemonte.it, mbussone@aslto4.piemonte.it, veta.cuorgne@aslto4.piemonte.it.

Confidando in una celere risposta della nuova amministrazione, dato lo stato di salute degli animali e il rischio sanitario rappresentato dalla colonia, con gatti che si introducono nei negozi, invitiamo nuovamente i cittadini ad adoperarsi seguendo le disposizioni di legge, al fine di mettere in luce le problematiche notate e permettere una corretta soluzione della situazione contingente.
Resta fermo l’impegno del’associazione EA in caso di emergenze, i volontari si rendono disponibili a soccorrere animali in stato di particolare bisogno, come già avvenuto in passato. Ricordiamo che il servizio erogato dipende dal numero di volontari e dalle loro disponibilità.

Ringraziamo per la collaborazione.

Cosa fare se si trova un animale:
L.R. 18/2004 art. 9 – La presenza di animali vaganti o randagi è segnalata agli organi di Polizia municipale del comune competente per territorio, che provvede all’attivazione del servizio pubblico di cattura, per il successivo trasferimento nel canile sanitario [al momento un gattile sanitario non esiste, EporediAnimali è un’associazione di volontari, non un gattile sanitario]
L.R. 34/1993 art. 6 – Il Comune, ricevuta segnalazione della presenza di animali vaganti senza dimora o che si trovino fuori dei limiti del domicilio del detentore senza controllo o sorveglianza diretta, provvede alla loro cattura con metodi appropriati e nel rispetto dei principi stabiliti dall’articolo 1.
 
Estratti dalla legge regionale 34/97:
– La Regione e le Unità Socio Sanitarie Locali UU.SS.SS.LL., attraverso i servizi veterinari pubblici, con la collaborazione dei medici veterinari liberi professionisti che operano nel settore e delle associazioni per la protezione degli animali, promuovono la conoscenza e la diffusione dei metodi per il controllo della riproduzione degli animali da affezione.
– I Comuni operano, preferibilmente associati, tramite il servizio di cui all’articolo 7, comma 1.
–  I Comuni possono concedere agevolazioni per la costruzione di rifugi di ricovero per cani e gatti, senza proprietario e in attesa di affidamento, alle associazioni che svolgono attività di protezione degli animali, iscritte al Registro regionale delle organizzazioni di volontariato.
– Riconosciuto, altresì, il ruolo fondamentale della scuola nella formazione della sensibilità e della consapevolezza dei giovani ai problemi connessi al rapporto fra l’uomo, gli animali e l’ambiente, promuovono iniziative scolastiche di aggiornamento, programmate dai Collegi dei docenti, in cui venga dato ampio spazio alle tematiche sopra accennate.
– Le spese per gli interventi di controllo della popolazione felina sono a carico dei Comuni, singoli o associati.
 
Estratti dalla legge nazionale 281/91:
Il controllo della popolazione dei cani e dei gatti mediante la limitazione delle nascite viene effettuato, tenuto conto del progresso scientifico, presso i servizi veterinari delle unità sanitarie locali.
– È vietato a chiunque maltrattare i gatti che vivono in libertà.
I gatti che vivono in libertà sono sterilizzati dall’autorità sanitaria competente per territorio e riammessi nel loro gruppo.
– Gli enti e le associazioni protezioniste possono, d’intesa con le unità sanitarie locali, avere in gestione le colonie di gatti che vivono in libertà, assicurandone la cura della salute e le condizioni di sopravvivenza.
– Le regioni adottano, sentite le associazioni animaliste, protezioniste e venatorie, che operano in ambito regionale, un programma di prevenzione del randagismo.
– Iniziative di informazione da svolgere anche in ambito scolastico al fine di conseguire un corretto rapporto di rispetto della vita animale e la difesa del suo habitat;
– Corsi di aggiornamento o formazione per il personale delle regioni, degli enti locali e delle unità sanitarie locali addetto ai servizi di cui alla presente legge nonché per le guardie zoofile volontarie che collaborano con le unità sanitarie locali e con gli enti locali.
– Per la realizzazione degli interventi di competenza regionale, le regioni possono destinare una somma non superiore al 25 per cento dei fondi assegnati alla regione.