Sapevate dell’esistenza di questo organo istituzionale nel consiglio regionale del piemonte ? Riportiamo gli appunti presi durante la conferenza, non è un vero e proprio articolo.
Enrico Moriconi – garante
Rosalba Nattero
Il garante lavora sulle orme già tracciate da Giancarlo Barbadoro e Tom Regan. E’ un difensore civico, verifica come le leggi sono applicate. http://www.cr.piemonte.it/web/assemblea/organi-istituzionali/garante-degli-animali
In particolare si occupa di:
– proposte alle amministrazioni
– competenze su situazioni di mantenimento animali
– raccolta e gestione segnalazioni
– diffusione legislazione e decisioni amministrative sugli animali
– proposta di legge “rifugi per animali zootecnici”
– situazione “soccorso animali feriti” (asl interviene solo x animali d’affezione)
– situazione “regolamenti comunali tutela e benessere animali” (chiesto di mandarmi bozza da proporre a Ivrea)
– circo senza animali
Varie cose dette in conferenza:
– nutrie, cinghiali, selvatici feriti,… (UniBO, prof. Donati (?), studia sterilizzazione vaccinale nutrie. Vantaggio: non cattura, vaccini specie-specifici)
– selvatici feriti: possono intervenire i CRAS (centro recupero animali selvatici), in qualche modo li individua la legge sulla caccia (esiste ancora la caccia !)
– l’ufficio del garante, forse ancora poco conosciuto, ha ricevuto 24 segnalazioni: 1 sulla sperimentazione animale, 8 sui cani, 5 su gatti, 1 su bovini, 9 su altri animali
– censiti: 700.000 cani, 11.0000 gatti, 1300 colonie feline (noi non abbiamo inviato dati, come molti altri, quindi i felini son molti di più!), 70 furetti
– 112 associazioni di volontariato censite, ne mancano molte (es alfa mici e anpav a Ivrea) –> segnalate quelle che conoscete !
– periodo 2005-2018: diminuito in num di allevamenti del 38%, ma il numero di bovini resta uguale, ovvero han chiuso i piccoli produttori e sopravvivono i grandi (tanti capi, poco personale, poca attenzione verso gli animali). Son cose da discutere a livello europeo (vedere film “the milk system” per capire), nel PAC, piano agricolo comunitario. Sappiamo però che “ciò che si coltiva, e che si alleva, nasce a tavola“, dunque è il consumatore che comanda, se continuiamo a mangiare prosciutto, i maiali (e i lavoratori) saranno sempre trattati allo stesso modo (mutilazione dei cuccioli: taglio della coda x evitare cannibalismo da sovraffollamento, taglio testicoli, taglio orecchie, taglio denti, il tutto con tenaglie a vivo, no anestesia, no antidolorifici). Però… la grande distribuzione influisce sul PAC, ergo, cambiando i nostri stili di vita abbiamo un impatto diretto ! Es. uova, 7 cent l’uno prezzo all’allevatore, ma il distributore vuole, ogni due cassette, una in omaggio -> sfruttamento persone, che si rifanno sulle condizioni delle galline. Maiali: nel bio non si taglia la coda, ma il prezzo è triplo, però se continuiamo a mangiare allo stesso modo volendo stessi prezzi non cambia nulla. Mangiamo meno derivati animali.
– sofferenze indicibili degli animali “da reddito”, testimonianza rifugio “vivi gli animali”, collegno
– animali feriti/malati/che non possono muoversi: rif. CANC grugliasco, altro in via di attivazione
– revisione legge 34/93 (decreto attuativo regione Piemonte): è l’unica via da percorrere ! le associazioni devono unirsi per ottenere la variazione. Ora è vaga, cosa significa “le sterilizzazioni si effettuano presso le asl” ? l’avvocato dice che le fanno nei loro ambulatori, e infatti in certe regioni funziona così, ma qui no, rispondono che hanno poco personale, hanno pochi ambulatori, non hanno fondi, non è loro compito (varie testimonianze in tal senso, carabinieri forestali chiedono aiuto delle associazioni per denunciare asl, raccogliere casi)
– incremento fondi per la legge nazionale 291/91 (quest’anno 20.000 €, praticamente meno di briciole), si discute a roma
– modifica regolamento comunale TO n. 320, introduzione regolamento comunale nei comuni piemontesi (chiesta bozza, vorrei proporlo nel 2020)
– a TO esistono la consulta animalista e il tavolo delle associazioni animaliste, non ho preso rif. suppongo si trovino online
– problema riscontrato da tutte le associazioni presenti: i comuni non pagano. “non hanno soldi”, ma la legge esiste dal 93 (quella nazionale dall’81!), ne hanno di risparmi in 28 anni…..) Taglino altrove.
– LEA, livelli base di assistenza: sono garantitit anche agli animali (d’affezione), i vet DEVONO intervenire, devono esserci vet asl con copertura h 24. Sappiamolo per chiedere i nostri diritti
– Animal Law: un’associazione senza scopo di lucro fondata da avvocati e altri professionisti con lo scopo di ottenere leggi più eque per gli animali. https://www.animal-law.it/ Se qualcuno ha bisogno di un avvocato per questioni animaliste…
– Annamaria Procati, promotrice e firmataria legge 281, ha inserito la frase “i comuni devono realizzare rifugi per animali”
– corsi per guardie zoofiel: quando ?
– concorsi per vigilanti faunistico-ambientali: possono essere aperti, al momento non ce ne sono in numero sufficiente e i bracconieri o altri malandrini han gioco facile